East of Paradise (2005) / Story of a Junkie (1985)

East of Paradise (2005) / Story of a Junkie (1985)

East of Paradise di Lech Kowalski (2005)
Il capolavoro di Kowalski è un film diviso tra la testimonianza della madre, deportata in un gulag sovietico, e il racconto personale del regista, che trova nella ribellione al sistema la linfa del suo cinema. Opera della maturità artistica, riassume i temi centrali della sua poetica: la lotta per la sopravvivenza, il rifiuto di ogni forma di oppressione e il desiderio di autonomia, che lo ha condotto accanto a reietti, artisti e resistenti in ogni parte del mondo. “Dal 1939, molti polacchi furono deportati in Russia. Mia madre, considerata borghese, finì in un gulag in Siberia. Dopo la guerra, tutti volevano andare a ovest, non per tornare in Polonia, ma perché l’ovest era sinonimo di paradiso. Lei avrebbe voluto tornare, ma temeva un nuovo arresto. Non ha mai amato gli Stati Uniti, e oggi li ama ancora meno di 15 anni fa.” (Lech Kowalski)
Story of a Junkie di Lech Kowalski (1985)
John Spacely aka Gringo è un tossicodipendente di New York che bazzica nei ghetti neri, nella zona compresa tra Avenue D e la 12° Strada. A bordo del suo skateboard, a zonzo tra le vie putride della Lower East Side, Johnny passa le sue giornate procurandosi la droga, iniettandosi la dose quotidiana, incontrando gli amici tossici, ammazzando il tempo tra conversazioni di strada, locali notturni e tentativi di racimolare un po’ di soldi. “Incontrai per caso questo tizio, John Spacely, e passai tre mesi con lui, giorno e notte, filmandolo.Seguendo tutti i suoi movimenti, mi accorsi che il solo modo di fare il film era usare le persone reali che facevano parte della scena” (Lech Kowalski)

• Regia Lech Kowalski
• Attori
• Genere
• Durata
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